Gli eventi climatici estremi nel mondo sono in vertiginosa crescita ed ancora di più in Italia. Il nostro mar Mediterraneo ha subito un innalzamento della temperatura di almeno 2 gradi, con una media superiore rispetto al riscaldamento globale dei mari. Un contrasto tra intense ondate di calore con masse d’aria fredde e l’alternanza con anticicloni africani, ha stravolto l’equilibrio climatico che caratterizzava l’area del mediterraneo qualificandola quale area mite, cartterizzandola invece con un aumento sempre più frequente di eventi estremi, come si è potuto notare in questo mese di settembre. Gli scienziati infine prevedono che entro fine secolo il livello dei mari salirà di almeno un metro, questo significherà per le zone costiere e soprattutto le isole un’erosione media di 15-20 metri di costa.
Pur essendo ormai una situazione drammatica, non si riscontra da parte della politica e delle istituzioni un’adeguata azione, sembra che tutto sia emergenza a cui dare priorità, crisi energetica, guerra, pandemia e che per qualcuno addirittura dedicare tempo e risorse economiche alla crisi climatica, possa distogliere da altri progetti, che evidentemente soddisfano interessi politici o peggio personali, e, pur di sostenere queste tesi arrivano ad essere negazionisti circa la crisi climatica. Invece la realtà che viene supportata dal mondo scentifico, questa volta in totale sintonia con gli opinion leader e gli analisti economici, la transizione ecologica, un nuovo paradigma della produzione ed utilizzo dell’energia, la conseguente destinazione di risorse sui progetti di contrasto alla crisi climatica, possono soltanto portare sviluppo economico al paese.
Riconoscendo la diversità delle nostre idee e dei nostri progetti rispetto all’attuale politica, cui guardiamo con trasversalità indistinta, ci rivolgiamo ai soggetti politici, che non trovano più appartenenza con i partiti tradizionali, nei quali vedono solo contrapposizioni ideologiche che possono essere si essere utili, ma come lo è la conoscenza della storia per qualsiasi generazione, affinchè si aggreghino al nostro progetto; ci rivolgiamo alle associazioni che sono dedite alla promozione ed alla divulgazione della lotta alla crisi climatica; ci rivolgiamo al mondo imprenditoriale, forse quello più penalizzato dalla crisi energetica, ci rivolgiamo ai cittadini, tutti, hanno figli, nipoti, cui predisporre un futuro migliore, dobbiamo agire tutti insieme per fare qualcosa di concreto per contrastare la crisi climatica ed ambientale.
L’appello quindi è rivolto a tutti e soprattutto ai cittadini affinchè diventino parte attiva, tutti possiamo diventare volontari in questa guerra, che potrebbe essere la più cruenta della storia dell’umanità, se non ci mobilitiamo ed agiamo tutti in modo veloce; abbandoniamo le divisioni, spesso basate su contrasti ideologici che non hanno più motivo di esistere, tutti possiamo divulgare questi concetti e fare in modo che uniti si lotti contro la crisi climatica, tutelando la nostra stessa vita, ma soprattutto quello delle future generazioni.